domenica 6 gennaio 2019

Lectio Divina - Epifania del Signore - Anno C (2019)


La Lectio Divina è tratta dal libro
"Lectio Divina" (2016), Ed. Vita Carmelitana
P. Anastasio Francesco Filieri O Carm
Commento filatelico dell'Avv.to Francesco Gatto



Epifania del Signore
Dal Vangelo secondo Matteo (2, 1-12)


1 Gesù nacque a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode. Alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme e domandavano: 2 ”Dov'è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo”. 3 All'udire queste parole, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. 4 Riuniti tutti i sommi sacerdoti e gli scribi del popolo, s’informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Messia. 5 Gli risposero: “A Betlemme di Giudea, perché così è infatti scritto per mezzo del profeta: 6 E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giuda: da te uscirà un capo che pascerà il mio popolo, Israele. 7 Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire con esattezza da loro il tempo in cui era apparsa la stella 8 e li inviò a Betlemme esortandoli: “Andate e informatevi accuratamente del bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch'io venga ad adorarlo”. 9 Udite le parole del re, essi partirono. Ed ecco la stella, che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. 10 Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia. 11 Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. 12 Avvertiti poi in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese.

Esegesi e per la vita come Anno B (clicca)


Meditazione pregata

Una nube guidava i liberati dalla schiavitù del faraone, incamminati verso la terra, da Dio promessa ai Padri. Una stella ha guidato i Magi, per incontrarti e adorarti, Cristo Signore, riconoscendoti re e Signore. Noi non pretendiamo segni dal cielo per incamminarci lungo i sentieri da te tracciati, non osiamo tanto; ma fa’ che abbiamo ad essere illuminati dalla luce della tua Parola, del tuo Vangelo. E luce sarà in noi, tanto da farla risplendere davanti agli uomini come Tu, Cristo Signore, ci hai comandato. Il tuo apostolo Giovanni ha sperimentato e partecipato a noi che Tu sei la luce vera che illumina ogni uomo. Quella luce, quella candela accesa dal cero pasquale che, nel giorno del mio inserimento in te, sacerdote re e profeta, è stata consegnata ai miei genitori: “Abbiate cura che vostro figlio illuminato da Cristo viva sempre come figlio della luce e, perseverando nella fede, vada incontro a Cristo che viene”. Stupenda liturgia battesimale. Come non riviverla, mio Cristo Signore! Fa’ che quella luce non sia mai un lumicino fumigante, ma ravvivala sempre in me. La tua luce, la tua stella ha condotto i Magi a incontrarti e adorarti. E loro simboleggiano la sapienza di questo mondo che viene a cercarti, riconoscerti sapienza divina e adorarti. Hai, così, manifestato che la tua salvezza è per tutte le genti e non solo per l’antico Israele. Con le parabole del regno, della vigna data a vignaioli che l’avrebbero fatta fruttificare, a differenza di quanti l’hanno resa improduttiva, hai aperto la salvezza ad ogni uomo, senza differenze di persone. Ma anche spingi noi, che in te ci riconosciamo, a vedere in ogni uomo il nostro fratello, per il quale sei disceso dal cielo per incontrarci e redimerci con la tua croce. Sempre più ci sveli i misteri del tuo amore e noi ti lodiamo e ti ringraziamo. 









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