sabato 6 gennaio 2018

Epifania del Signore



La Lectio Divina è tratta dal libro
"Lectio Divina" (2016), Ed. Vita Carmelitana
P. Anastasio Francesco Filieri O Carm
Commento filatelico dell'Avv.to Francesco Gatto


Epifania del Signore - Anno B
Dal Vangelo secondo Matteo (Mt. 2,1-12)


1 Gesù nacque a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode. Alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme e domandavano: 2 ”Dov'è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo”. 3 All'udire queste parole, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. 4 Riuniti tutti i sommi sacerdoti e gli scribi del popolo, s’informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Messia. 5 Gli risposero: “A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: 6 E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giuda: da te uscirà infatti un capo che pascerà il mio popolo, Israele”. 7 Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire con esattezza da loro il tempo in cui era apparsa la stella 8 e li inviò a Betlemme esortandoli: “Andate e informatevi accuratamente del bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch'io venga ad adorarlo”. 9 Udite le parole del re, essi partirono. Ed ecco la stella, che avevano visto nel suo sorgere, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. 10 Al vedere la stella, essi provarono una grandissima gioia. 11 Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. 12 Avvertiti poi in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese.

Breve esegesi 

La precisazione che Gesù nacque a Betlemme, la città originaria della tribù di Davide, corrisponde a un oracolo profetico. Ivi si recano i magi guidati dalla stella, annunziatrice di grandezza e di gloria, secondo un’antica credenza rabbinica e pagana. Attraverso i magi, venuti dall'oriente per adorare il Cristo Messia, si prefigura la salvezza offerta a tutti i popoli dal nato Redentore, con l’apertura al mondo pagano. L’epifania è manifestazione di salvezza per ogni uomo. I giudei non riconosceranno in lui l’atteso Messia, preannunziato dai profeti, a differenza dei gentili. I magi appaiono personaggi misteriosi, conoscitori, come i persiani, dell’astronomia. Si incamminano guidati dalla stella per entrare nella grotta e adorare il Dio incarnato, porgendogli doni: l’oro segno della regalità, l’incenso della divinità e la mirra che prefigura la morte e sepoltura di Gesù. Erode, morbosamente legato al suo regno, fece uccidere tutti i neonati per paura che questo re, paventato dai magi, lo soppiantasse nel trono, come aveva fatto con il figlio e la madre. Si fece amico della classe sacerdotale dei sadducei, erigendo il tempio, come anche dell’imperatore romano, erigendogli Cesarea. Era un uomo di potere scaltro e diabolico, capace di tutto.

Meditazione pregata 

Una nube guidava i liberati dalla schiavitù del faraone, incamminati verso la terra da Dio promessa ai Padri. Una stella ha guidato i Magi per incontrarti e adorarti, Cristo Gesù, riconoscendoti Re e Signore. Noi non pretendiamo segni dal cielo per incamminarci lungo i sentieri da te tracciati, non osiamo tanto; ma fa’ che abbiamo ad essere illuminati dalla luce della tua Parola, del tuo Vangelo. E luce sarà in noi, tanto da farla risplendere davanti agli uomini come Tu, Cristo Signore, ci hai comandato. Il tuo apostolo Giovanni ha sperimentato e partecipato a noi che Tu sei la luce vera che illumina ogni uomo. Quella luce, quella candela accesa dal cero pasquale che, nel giorno del nostro inserimento in te, Sacerdote, Re e Profeta, è stata consegnata ai genitori: “Abbiate cura che vostro figlio, illuminato da Cristo, viva sempre come figlio della luce e, perseverando nella fede, vada incontro a Cristo che viene”. Stupenda liturgia battesimale. Come non riviverla, Cristo Signore! Fa’ che quella luce non sia mai un lumicino fumigante, ma ravvivala sempre in noi. La luce, la stella ha condotto i Magi per incontrarti e adorarti. E loro simboleggiavano la sapienza di questo mondo che viene a cercarti e riconoscerti Sapienza divina e, più ancora, salvezza per tutti le genti, non solo per l’antico popolo di Israele. Con le parabole del Regno, della vigna affidata a vignaioli che l’avrebbero fatta fruttificare, a differenza di quanti l’hanno resa improduttiva, hai aperto la salvezza ad ogni uomo, senza differenza di persone. Ma anche spingi noi, che in te ci riconosciamo, a vedere in ogni uomo il nostro fratello, per cui sei disceso dal cielo per incontrarci e redimerci con la tua croce. Sempre più ci sveli i misteri del tuo amore e noi ti lodiamo e ti ringraziamo.

Per la vita 

Il mistero della nascita di un Dio generato da una donna, vergine per grazia divina, si unisce a quello dei magi venuti dall'oriente, e da Dio convocati attraverso una stella. Quanto nella tua vita di fede ti immergi nel mistero, in quella realtà divina che a noi è soltanto rivelata, ma non comprensibile dalla condizione umana? Il mistero è l’ordine in cui è Dio: “L’Io Sono”, l’eterno presente. Ai santi mistici il Signore Dio ha dato di comunicare, immergendoli nelle realtà divine. Ti aiutano queste verità divine a nutrire una fede che ti porta all'intimità divina? Tutti gli eventi della incarnazione del Cristo Messia sono nell'ordine del mistero, come la venuta dei re magi, sollecitati e guidati da una divina stella, per adorare il Dio, promesso Messia per il popolo di Israele. Tale non sarà riconosciuto da questo popolo , in possesso delle scritture. Nella vana attesa di un Messia re temporale che li avrebbe sottratti dal giogo romano. I magi, rappresentano fin dalla nascita di Gesù, l’apertura della salvezza ai pagani, a tutti i popoli, a tutte le genti. Una salvezza non più per un popolo costituito da Dio sua eredità, ma universale. Quanto sei aperto agli uomini senza Dio, quale vario rapporto hai con loro?



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