mercoledì 15 ottobre 2014

Santo del giorno in filatelia


PERU' - 1983
Santa Teresa di Jesus
SANTA TERESA 

DE JESUS


«Niente ti turbi niente ti spaventi.
Tutto passa Dio non cambia. 
La pazienza ottiene tutto. 
Chi ha Dio non manca di nulla. 
Dio solo basta» 

(Santa Teresa di Gesù, Poesia, 9) 

L’esperienza di Santa Teresa di Gesù è stimolante sempre perché conduce direttamente alla ricerca del Signore. Teresa invita ad entrare nel proprio intimo, non per cercarvi se stessi, ma per trovarvi il Signore. Le sue annotazioni intorno agli atteggiamenti della preghiera convergono spesso nello sguardo a questo signore benedetto. Teresa viveva di Lui. 
Ed era il conoscere cristo, il sapere di lui che aiutava le sue scelte, ispirava i suoi desideri, i suoi slanci, il suo fervore. Senza atteggiarsi a maestra essa ci insegna che lo stare con il signore non è un fatto separabile dalla vita; anzi è la vita: configurarsi all’umiltà di cristo, alla povertà di cristo, alla carità di cristo. Questo è il cammino dell’orazione. 

 
BRASILE - 1982                            SPAGNA - 1971

Camminando per questa strada si incontra lui, si diventa amici. Ed è per questo che per Teresa la vita spirituale, come vita di orazione, è essenzialmente vivere con qualcuno, con Gesù, nella coerenza quotidiana. (A. BALLESTRERO, Cercami in te. Teresa di Gesù. Itinerario di orazione con Santa Teresa, Roma 1991, pp 7-8) (tratto dal sito delle Carmelitane di Taranto: http://www.carmelitane.taranto.it/index.htm).


REGNO D'ITALIA - 1923, Propaganda Fide
Santa Teresa d'Avila (in alto a dx)

Nata nel 1515, fu donna di eccezionali talenti di mente e di cuore. Fuggendo da casa, entrò a vent'anni nel Carmelo di Avila, in Spagna. Faticò prima di arrivare a quella che lei chiama la sua «conversione», a 39 anni. Ma l'incontro con alcuni direttori spirituali la lanciò a grandi passi verso la perfezione. Nel Carmelo concepì e attuò la riforma che prese il suo nome. Unì alla più alta contemplazione un'intensa attività come riformatrice dell'Ordine carmelitano. Dopo il monastero di San Giuseppe in Avila, con l'autorizzazione del generale dell'Ordine si dedicò ad altre fondazioni e poté estendere la riforma anche al ramo maschile. Fedele alla Chiesa, nello spirito del Concilio di Trento, contribuì al rinnovamento dell'intera comunità ecclesiale. Morì a Alba de Tormes (Salamanca) nel 1582. Beatificata nel 1614, venne canonizzata nel 1622. Paolo VI, nel 1970, la proclamò Dottore della Chiesa. (Avvenire)


 POSTE VATICANE - 1982
4° Cent. della morte di S. Teresa

Santa Teresa Dottore della Chiesa . . .

SPAGNA - 1982, 4° cent. morte
Al secolo Teresa de Cepeda y Ahumada, riformatrice del Carmelo, Madre delle Carmelitane Scalze e dei Carmelitani Scalzi; "mater spiritualium" (titolo sotto la sua statua nella basilica vaticana); patrona degli scrittori cattolici (1965) e Dottore della Chiesa (1970): prima donna, insieme a S. Caterina da Siena, ad ottenere tale titolo; nata ad Avila (Vecchia Castiglia, Spagna) il 28 marzo 1515; morta ad Alba de Tormes (Salamanca) il 4 ottobre 1582 (il giorno dopo, per la riforma gregoriana del calendario fu il 15 ottobre); beatificazione nel 1614, canonizzazione nel 1622; festa il 15 ottobre.
La sua vita va interpretata secondo il disegno che il Signore aveva su di lei, con i grandi desideri che Egli le mise nel cuore, con le misteriose malattie di cui fu vittima da giovane (e la malferma salute che l'accompagnò per tutta la vita), con le "resistenze" alla grazia di cui lei si accusa più del dovuto. Entrò nel Carmelo dell'Incarnazione d'Avila il 2 novembre 1535, fuggendo di casa. 

WALLIS E FUTUNA - 1982
Un pò per le condizioni oggettive del luogo, un pò per le difficoltà di ordine spirituale, faticò prima di arrivare a quella che lei chiama la sua "conversione", a 39 anni. Ma l'incontro con alcuni direttori spirituali la lanciò a grandi passi verso la perfezione.
Nel 1560 ebbe la prima idea di un nuovo Carmelo ove potesse vivere meglio la sua regola, realizzata due anni dopo col monastero di S. Giuseppe, senza rendite e "secondo la regola primitiva": espressione che va ben compresa, perchè allora e subito dopo fu più nostalgica ed "eroica" che reale. Cinque anni più tardi Teresa ottenne dal Generale dell'Ordine, Giovanni Battista Rossi - in visita in Spagna - l'ordine di moltiplicare i suoi monasteri ed il permesso per due conventi di "Carmelitani contemplativi" (poi detti Scalzi), che fossero parenti spirituali delle monache ed in tal modo potessero aiutarle. Alla morte della Santa i monasteri femminili della riforma erano 17. Ma anche quelli maschili superarono ben presto il numero iniziale; alcuni con il permesso del Generale Rossi, altri - specialmente in Andalusia - contro la sua volontà, ma con quella dei visitatori apostolici, il domenicano Vargas e il giovane Carmelitano Scalzo Girolamo Graziano (questi fu inoltre la fiamma spirituale di Teresa, al quale si legò con voto di far qualsiasi cosa le avesse chiesto, non in contrasto con la legge di Dio). 
Ne seguirono incresciosi incidenti aggravatisi per interferenze di autorità secolari ed altri estranei, sino all'erezione degli Scalzi in Provincia separata nel 1581. Teresa potè scrivere: "Ora Scalzi e Calzati siamo tutti in pace e niente ci impedisce di servire il Signore". 

LUSSEMBURGO - 1982

Teresa è tra le massime figure della mistica cattolica di tutti i tempi. Le sue opere - specialmente le 4 più note (Vita, Cammino di perfezione, Mansioni e Fondazioni) - insieme a notizie di ordine storico, contengono una dottrina che abbraccia tutta la vita dell'anima, dai primi passi sino all'intimità con Dio al centro del Castello Interiore. 

FRANCIA - 1982

L' Epistolario, poi, ce la mostra alle prese con i problemi più svariati di ogni giorno e di ogni circostanza. La sua dottrina sull'unione dell'anima con Dio (dottrina da lei intimamente vissuta) è sulla linea di quella del Carmelo che l'ha preceduta e che lei stessa ha contribuito in modo notevole ad arricchire, e che ha trasmesso non solo ai confratelli, figli e figlie spirituali, ma a tutta la Chiesa, per il cui servizio non badò a fatiche. Morendo la sua gioia fu poter affermare: "muoio figlia della Chiesa" (di Anthony Cilia - fonte: www.ocarm.org).

Le immagini dei francobolli, Area Italiana, sono tratte dal sito web: http://www.ibolli.it
mentre quelli Europei e mondiali sono tratti dal sito web: http://colnect.com/it/stamps

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