domenica 10 agosto 2014

Pregare il Vangelo XIX Domenica T.O.


ITALIA - 2001, Cristo in trono e angeli
19° Domenica del Tempo Ordinario
Dal Vangelo secondo Matteo 
(Mt 14,22-33)
Preghiera

Cristo Gesù, hai proclamato il Vangelo del regno, le folle ti hanno seguito, hai dato loro pane da mangiare a sazietà, guarito malati e indemoniati, a tutti hai manifestato la misericordia del nostro Dio. 
Ogni tua opera era coniugata al volere del Padre, per questo ti sei allontanato da tutti e, salito il monte, hai pregato il Padre.


Serie di POSTE VATICANE - 2001 
"Opere di Misericordia" 
(Remissione del debito estero ai paesi poveri) 

 

  



Sei l’incarnazione del volere del Padre, che “ha tanto amato il mondo da mandare e dare suo Figlio”, come hai rivelato a Nicodemo. 

Per cogliere ed essere all'unisono con il suo volere, ti sei intrattenuto in preghiera con Lui. La rivelazione trinitaria al Giordano ha dato inizio alla tua missione e della missione trinitaria sei l’incarnazione e la rivelazione. 

Hai manifestato la rivelazione della potenza di Dio in te nel moltiplicare i pani, dando da mangiare alle folle; 



 
VATICANO - 1963, La moltiplicazione dei pani e dei pesci

e mentre i tuoi erano sulla barca, sei andato loro incontro camminando sulle acque. 
Più che alla manifestazione della capacità divina, i tuoi hanno intravisto un fatto straordinario e curioso, tanto che Pietro ha voluto seguirti, chiedendoti di avere la stessa straordinaria possibilità. Non un atto di fede in te, non fiducia nell'affidarsi a te in Pietro, bensì, motivo di usufruire di una straordinaria, magica possibilità. Sembra, Signore, questa di Pietro una delle tante richieste che noi eleviamo a te e al Padre e per tuo mezzo alla madre tua Maria. Bussiamo alla porta di un indirizzo sbagliato, a una porta che non è la tua, ma quella che abbiamo costruito noi, che vorremmo secondo noi. E se tu fossi alla porta ci diresti: “In verità, vi dico, non vi conosco”. Il tuo rimprovero a Pietro, uomo di poca fede, e l’aver Tu fatto cessare i venti, ha aperto gli occhi dei tuoi discepoli alla fede in te. E alle richieste dei tuoi apostoli, ci accomuniamo anche noi pregandoti: 

“Accresci in noi la fede in te, 
Cristo Signore”.

VATICANO - 2013, Allegoria della Fede



Lectio Divina
Gesù cammina sulle acque
Matteo 14,22-33


Orazione iniziale
Vieni Spirito Santo, la mia vita è nella tempesta, i venti egoistici mi spingono dove non voglio andare, non riesco a resistere alla loro forza. Sono debole e privo di forza. Tu sei l’energia che da la vita, Tu sei il mio conforto, mia forza e mio grido di preghiera. Vieni Spirito Santo, svelami il senso delle Scritture, ridonami pace, serenità e gioia di vivere.

Lectio

a) Chiave di lettura:
Gesù con i discepoli si trovano sulla sponda del lago, al calar della notte, dopo la moltiplicazione dei pani. Parte del brano proposto è narrato anche da Marco (6,45-52) e da Giovanni (6,16-21). L’episodio di Pietro (vv. 28-32) si trova solo in Matteo. Alcuni commentatori sostengono che si tratti di un’apparizione di Gesù dopo la risurrezione (Lc 24,37). Vengono così adombrate le difficoltà della chiesa e la necessità di una fede più grande in Gesù risorto.

b) Una possibile divisione del testo:
Matteo 14,22-23: collegamento con la moltiplicazione dei pani
Matteo 14,24-27: Gesù cammina sulle acque
Matteo 14,28-32: l’episodio di Pietro
Matteo 14,33: la professione di fede

c) Testo:
22 Subito dopo ordinò ai discepoli di salire sulla barca e di precederlo sull'altra sponda, mentre egli avrebbe congedato la folla. 
23 Congedata la folla, salì sul monte, solo, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava ancora solo lassù. 
24 La barca intanto distava già qualche miglio da terra ed era agitata dalle onde, a causa del vento contrario. 
25 Verso la fine della notte egli venne verso di loro camminando sul mare. 
26 I discepoli, a vederlo camminare sul mare, furono turbati e dissero: "È un fantasma" e si misero a gridare dalla paura. 
27 Ma subito Gesù parlò loro: "Coraggio, sono io, non abbiate paura". 
28 Pietro gli disse: "Signore, se sei tu, comanda che io venga da te sulle acque". 
29 Ed egli disse: "Vieni!". Pietro, scendendo dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù.
30 Ma per la violenza del vento, s'impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: "Signore, salvami!". 
31 E subito Gesù stese la mano, lo afferrò e gli disse: "Uomo di poca fede, perché hai dubitato?". 
32 Appena saliti sulla barca, il vento cessò. 
33 Quelli che erano sulla barca gli si prostrarono davanti, esclamando: "Tu sei veramente il Figlio di Dio!".

Momento di silenzio orante,
desidero tacere e ascoltare la voce di Dio.

Alcune domande:
Nei momenti di buio e di tempesta interiore come reagisco? La presenza e l’assenza del Signore come si integrano in me? Quale posto ha in me la preghiera personale, il dialogo con Dio?
Cosa chiediamo al Signore nella notte oscura? Un miracolo che ci liberi? Una fede più grande? In quale atteggiamento rassomiglio a Pietro?

Meditatio: breve commento
22 Subito dopo ordinò ai discepoli di salire sulla barca e di precederlo sull'altra sponda, mentre egli avrebbe congedato la folla.
La moltiplicazione dei pani (14,13-21) potrebbe aver generato nei discepoli delle attese trionfalistiche riguardo al Regno di Dio. Pertanto Gesù ordina subito di allontanarsi. Egli“obbligò”, verbo insolito di forte significato. Il popolo acclama Gesù come profeta (Gv 6,14-15) e vuole farlo condottiero politico. I discepoli sono facili a fraintendere (Mc 6,52; Mt 16,5-12), c’è il rischio di lasciarsi trasportare dall’entusiasmo del popolo. I discepoli devono abbandonare questa situazione.

23 Congedata la folla, salì sul monte, solo, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava ancora solo lassù.
Gesù si trova davanti ad una situazione nella quale la folla galileana si entusiasma per il miracolo e rischia di non comprendere la sua missione. In questo momento così importante, Gesù si ritira solitario in preghiera, come al Getsemani (Mt 26,36-46).

24 La barca intanto distava già qualche miglio da terra ed era agitata dalle onde, a causa del vento contrario.
Questo versetto, nel quale si nota la barca, senza Gesù, in pericolo, si può avvicinare al v. 32 ove il pericolo cessa con la salita in barca di Gesù e Pietro.

25 Verso la fine della notte egli venne verso di loro camminando sul mare.
Gesù appare ai discepoli in modo insolito. Egli trascende i limiti umani, ha autorità sul creato. Si comporta come solo Dio può fare (Gb 9,8; 38,16).

26 I discepoli, a vederlo camminare sul mare, furono turbati e dissero: "È un fantasma" e si misero a gridare dalla paura.
I discepoli lottavano con il vento contrario, avevano trascorso una giornata emozionante, e ora una notte insonne. Nella notte (tra le tre e le sei), in mezzo al mare, sono proprio spaventati al vedere uno che va loro incontro. Non pensano alla possibilità che possa essere Gesù. Hanno una visione troppo umana, credono ai fantasmi (Lc 24,37). Il Risorto ha vinto invece le forze del caos rappresentato dai flutti del mare.

27 Ma subito Gesù parlò loro: "Coraggio, sono io, non abbiate paura".
La presenza di Gesù allontana ogni paura (9, 2.22). Dicendo “sono io” evoca la sua identità (Es 3,14) e manifesta il potere di Dio (Mc 14,62; Lc 24,39; Gv 8,58; 18,5-6). La paura si vince con la fede.

28 Pietro gli disse: "Signore, se sei tu, comanda che io venga da te sulle acque".
Pietro sembra volere ancora una conferma della presenza di Gesù. Chiede un segno.

29 Ed egli disse: "Vieni!". Pietro, scendendo dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù.
Pietro è disposto comunque a rischiare uscendo dalla barca e cercando di camminare su quelle onde agitate, in mezzo al vento impetuoso (v.24). Egli affronta il rischio di credere alla Parola: vieni!

30 Ma per la violenza del vento, s'impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: "Signore, salvami!".
Occorre però anche la perseveranza nella scelta di fede. Le forze contrarie (il vento) sono tante, c’è il rischio di soccombere. La preghiera di supplica lo salva.

31 E subito Gesù stese la mano, lo afferrò e gli disse: "Uomo di poca fede, perché hai dubitato?".
Pietro non è lasciato solo nella sua debolezza. Nelle tempeste della vita cristiana non siamo soli. Dio non ci abbandona anche se apparentemente è assente o non fa nulla.

32 Appena saliti sulla barca, il vento cessò.
Appena Gesù sale sulla barca le forze del male cessano. Le forze degli inferi non prevarranno su di essa.

33 Quelli che erano sulla barca gli si prostrarono davanti, esclamando: "Tu sei veramente il Figlio di Dio!"
Ora avviene quella professione di fede che era stato preparato nell’episodio precedente della moltiplicazione dei pani, purificato con l’esperienza dell’allontanamento dal Pane di vita eterna (Gv 6,1-14). Anche Pietro ora può confermare i fratelli nella fede, dopo la prova.

Per chi vuole approfondire
Gesù, uomo di preghiera

Gesù prega nella solitudine e nella notte (Mt 14,23; Mc 1,35; Lc 5,16), all’ora dei pasti (Mt 14,19; 15,36; 26,26-27). In occasione di eventi importanti: per il battesimo (Lc 3,21), prima di scegliere i dodici (Lc 6,12), prima di insegnare a pregare (Lc 11,1; Mt 6,5), prima della confessione di Cesarea (Lc 9,18), nella trasfigurazione (Lc 9,28-29), nel Getsemani (Mt 26,36-44), sulla croce (Mt 27,46; Lc 23,46). Prega per i suoi carnefici (Lc 23,34), per Pietro (Lc 22,32), per i suoi discepoli e per coloro che li seguiranno (Gv 17,9-24). Prega anche per se stesso (Mt 26,39; Gv 17,1-5; Eb 5,7). Insegna a pregare (Mt 6,5), manifesta un rapporto permanente con il Padre (Mt 11,25-27), sicuro che non lo lascia mai solo (Gv 8,29) e lo esaudisce sempre (Gv 11,22.42; Mt 26,53). Ha promesso (Gv 14,16) di continuare a intercedere nella gloria (Rm 8,34; Eb 7,25; 1 Gv 2,1).

Oratio: Salmo 33

Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.

Io mi glorio nel Signore,
ascoltino gli umili e si rallegrino.

Celebrate con me il Signore,
esaltiamo insieme il suo nome.

Ho cercato il Signore e mi ha risposto
e da ogni timore mi ha liberato.

Guardate a lui e sarete raggianti,
non saranno confusi i vostri volti.

Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo libera da tutte le sue angosce.

L'angelo del Signore si accampa
attorno a quelli che lo temono e li salva.

Gustate e vedete quanto è buono il Signore;
beato l'uomo che in lui si rifugia.

Contemplatio
Signore Gesù a volte siamo pieni di entusiasmo e dimentichiamo che sei Tu la fonte della nostra gioia. Nei momenti di tristezza non ti cerchiamo o vogliamo un tuo intervento miracoloso. Ora sappiamo che non ci abbandoni mai, che non dobbiamo avere paura. La preghiera è anche la nostra forza. Aumenta la nostra fede, siamo disposti a rischiare la nostra vita per il tuo Regno.


Lectio Divina tratta dal sito ufficiale dell'Ordine dei Carmelitani: 
http://ocarm.org/it/lectio-divina


Le immagini dei francobolli, Area Italiana, sono tratte dal sito web: http://www.ibolli.it
mentre quelli Europei e mondiali sono tratti dal sito web: http://colnect.com/it/stamps



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