venerdì 15 agosto 2014

Assunzione della Beata Vergine Maria


NIGER - 1972
Assunzione (Rubens)
Solennità dell'Assunzione della Beata Vergine

Maria, assunta al cielo in corpo e anima. Contemplazione del quarto mistero glorioso del santo Rosario.


DOMINICANA - 1978
(Rubens)
Dal cielo la Vergine santissima veglia sui suoi figli e intercede per loro.


L'Assunzione della Madonna, speranza del­la nostra 
risurrezione gloriosa.

I. «Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la-sua stirpe» (1). La Vergine santa Maria, pertanto, appare associata a Cristo Redentore nel­la lotta e nel trionfo su Satana. È il piano divino che la Provvidenza aveva disposto dall'eternità per salvarci. È l'annuncio contenuto nel primo libro della Sacra Scrittura, mentre nell'ultimo ritrovia­mo questa stupefacente affermazione: «Un segno grandioso apparve nel cielo: una donna amman­tata di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul capo una corona di dodici stelle» (2) . È la santissima Ver­gine, che al termine della sua vita tra noi entra in corpo e anima nel cielo. E vi giunge per essere incoronata Regina dell'Universo, essendo Madre di Dio. «Al re piacerà la tua bellezza» (3), canta il Salmo responsoriale.




ROMANIA - 2010
Ukraine - Assumption of the Virgin Church-Izmail

L'apostolo san Giovanni, che fu sicuramente presente al transito di Maria — il Signore gliela aveva affidata, e non poteva non essere presente in quei momenti —, nel suo Vangelo non ci dice nulla degli ultimi istanti di nostra Madre qui in terra. Egli che con tanta chiarezza e forza ci ha parlato della morte di Gesù sul Golgota tace quan­do si tratta di Colei che ha protetto come Madre propria e come la Madre di Gesù e di tutti gli uomini (4)

RUSSIA - 2004
The Pukhtitsky monastery of the
Blessed Virgin's Assumption
lo preservò dalla più piccola alterazione, conservan­done l'unità perfetta e la completa armonia. La Madonna «come supremo coronamento dei suoi privilegi, fu preservata dalla corruzione del sepol­cro, e, vinta la morte, come già il suo Figlio, fu innalzata in anima e corpo alla gloria del cielo» (7) Ovvero, l'armonia dei privilegi mariani richiedeva la sua Assunzione al cielo. 




VATICANO - 1977
"Dormitio Virginis"

Abbiamo molte volte contemplato questo privi­legio della Madonna nel quarto mistero glorioso del santo Rosario: «La Madre di Dio si è addormentato [...] Ma Gesù vuole avere sua Madre, corpo e anima, nella Gloria. — E la Corte celeste spiega tutto il suo splendore per rendere omaggio alla Madonna. — Tu e io — che, dopo tutto, siamo bambini — prendiamo un lembo dello splendido manto azzurro della Vergine, e così possiamo con­templare quella scena meravigliosa.


La santissima Trinità riceve e colma di onori Colei che è Figlia, Madre e Sposa di Dio... — Ed così grande la maestà della Madonna, che gli An­geli si domandano: Chi è costei? » (8). Noi ci rallegria­mo insieme agli angeli, colmi anche noi di mera­viglia, e ci felicitiamo con Lei per la sua festa. E ci sentiamo orgogliosi di essere figli di una così grande Signora.

Spesso la pietà popolare e l'arte hanno rappre­sentato la Vergine, in questo mistero, «trasportata da angeli» tra un'aura di nubi. In questi interventi angelici verso coloro che hanno lasciato la terra e sono ormai diretti al cielo, san Tommaso vede la manifestazione di riverenza che gli aneli e tutte le creature tributano ai corpi gloriosi,
(9) .

VATICANO - 1988, Assunzione



Nel caso della Madonna, è ben poco tutto ciò che possiamo immaginare. 

Niente, a paragone di quanto deve essere successo nella realtà.


Santa Teresa racconta che una volta vide la mano — solo la mano — glorificata di nostro Signore, e dopo la santa dice­va che cinquecentomila soli luminosi che si riflet­tessero nel cristallo più limpido sarebbero come una notte triste e oscura. Come potrà essere il volto di Cristo, il suo sguardo ? Un giorno, se siamo fedeli, contempleremo Gesù e santa Maria, che in questa vita abbiamo invocato tante volte.

II. «Oggi la Vergine Maria, madre di Cristo, tuo Figlio e nostro Signore, è stata assunta nella gloria del cielo. In Lei, primizia e immagine della Chiesa, hai rivelato il compimento del mistero di salvezza e hai fatto risplendere per il tuo popolo, pellegrino sulla terra, un segno di consolazione e di sicura speranza» (10).

Volgiamo lo sguardo alla Madonna assunta in cielo. «Così come colui che viaggia, facendosi schermo con la mano per scrutare un vasto pano­rama, cerca all'intorno qualche figura umana che gli consenta di farsi un'idea di quei luoghi, così noi, che guardiamo a Dio con occhi abbagliati, scorgiamo e diamo il benvenuto a una figura pu­ramente umana che è accanto al suo trono. 

VATICANO - 1977
Solennità dell'Assunzione

Una nave ha concluso il suo periplo, un destino si è compiuto, una perfezione umana ha preso ad esi­stere. 
E nel guardarla vediamo Dio più chiaro, più grande, attraverso quest'opera maestra delle sue relazioni con l'umanità» (11).

Tutti i privilegi di Maria sono correlati alla sua maternità e, pertanto, alla nostra Redenzione. Ma­ria assunta in cielo è immagine e anticipazione della Chiesa che è ancora in cammino verso la Patria. Dal cielo «brilla ora innanzi al peregrinan­te popolo di Dio quale segno di sicura speranza e di consolazione, fino a quando non verrà il giorno del Signore»(12)

«Col mistero dell'Assunzione al cielo si sono definitivamente attuati in Maria tutti gli effetti dell'unica mediazione di Cristo Reden­tore del mondo e Signore risorto [ ... ]. Nel mistero dell'Assunzione si esprime la fede della Chiesa, secondo la quale Maria è "unita da uno stretto e indissolubile vincolo" a Cristo » (13)

 
BULGARIA - 2000                       DOMINICA - 1979

Ella è la sicurez­za e la prova che noi suoi figli un giorno staremo con il nostro corpo glorificato accanto a Cristo glorioso. La nostra aspirazione alla vita eterna si ravviva quando pensiamo che nostra Madre cele­ste è lassù, ci vede e ci guarda con sguardo pieno di tenerezza (14). Con tanto più amore quanto più ci vede bisognosi. «Ella ha anche quel ruolo, proprio della madre, di mediatrice di clemenza nella venuta definitiva » (15).

POLONIA - 1960
Wit Stwosz altar
Ella è la nostra protettrice dinanzi all'Altissimo. È vero che la vita sulla terra ci appare come una «valle di lacrime», perché non mancano i sacrifici, le pene (soprattutto ci manca il cielo). Allo stesso tempo, però, il Signore ci concede molte gioie e per camminare con ottimismo abbiamo la speranza della Gloria. Tra i motivi di consolazione, c'è Maria. Ella è «vita, dolcezza e speranza nostra»: nella vita del cristiano si fa sentire il suo affetto materno. «Rivolgi a noi quegli occhi tuoi misericordiosi», le diciamo. Gli occhi di santa Maria, come quelli di suo Figlio, sono occhi di misericordia, di compassione. Non tralascia mai di soccorrere chi ricorre alla sua protezione: «... non essersi mai udito al mondo che alcuno abbia ricorso al tuo patrocinio...» (16).. Ripro­mettiamoci di invocare ancora di più l'intercessione della Vergine; della Regina del cielo e della terra. Raccomandiamoci a Lei, «Rifugio dei peccatori», e chiediamole di mostrarci Gesù, Colui di cui abbia­mo veramente bisogno.

L'anima che in ogni circostanza si rivolge alla santissima Vergine con la semplicità e la fiducia di un figlio nei confronti della madre è colma di sicurezza e di gioia. Scrive un padre della Chiesa: «Che io, idonea opera nelle mani del sommo Dio, supplichi di essere soggiogato nella schiavitù della puerpera Vergine [ed] essere avvinto nella devo­zione della servitù. Permettimi questo, Gesù, Dio Figlio dell'uomo; accordami questo, Signore degli esseri e Figlio dell'ancella […]; possa servire alla madre tua così che da ciò tu stesso abbia la prova che ho servito a te; che costei domini su di me così che da ciò sappia d’esser piaciuto a te; che il dominio di costei mi abbia nel secolo così che tu sia mio Signore nell’eternità» (17). Dobbiamo però chiederci come si svolgono i nostri quotidiani appuntamenti con Lei. «Se sei orgoglioso di essere figlio di santa Maria, domandati: quante sono le mie manifestazioni di devozione alla Vergine du­rante la giornata, dalla mattina alla sera?» (18) : l'An­gelus, il santo Rosario, le tre Avemarie della sera...

 
SLOVACCHIA - 2010                                     SPAGNA - 1970

III «Beata la Vergine Maria, che ha portato in grembo il Figlio dell'eterno Padre» (19).

L'Assunzione di Maria è un'anticipazione pre­ziosa della nostra risurrezione e si fonda sulla Risurrezione di Cristo, «il quale trasfigurerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso» (20). Per questo anche san Paolo ci ricorda nella seconda lettura della Messa (21): se la morte è venuta a causa di un solo uomo (il peccato di Adamo), anche la risurrezione è venuta attraverso un uomo, Cristo. Attraverso Lui tutti torneranno alla vita, «ciascuno però nel suo ordine: prima Cristo, che è la primizia; poi, alla sua venuta, quelli che sono di Cristo; poi sarà la fine, quando egli consegnerà il regno a Dio Padre...». La venuta di Cristo, di cui parla l'apostolo, «non "doveva" forse compiersi, in questo unico caso in modo eccezio­nale, per così dire, "subito", cioè nel momento della conclusione della vita terrestre? [ ... ] Perciò quel termine della vita che per tutti gli uomini è la morte, nel caso di Maria la Tradizione giustamen­te lo chiama piuttosto dormizione.

"Assumpta est Maria in caelum, gaudent Angeli! Et gaudet Ecclesia!" Per noi l'odierna solennità è quasi una continuazione della Pasqua: della Risur­rezione e dell'Ascensione del Signore. Ed è, contem­poraneamente, il segno e la sorgente della speranza della vita eterna e della futura resurrezione» (22).

 
VATICANO - 1950, Dogma dell'Assunzione (Papa Pio XII)

La solennità di oggi colma di fiducia le nostre preghiere. «Dal nostro pellegrinaggio quaggiù, ab­biamo mandato avanti il nostro avvocato, la Ver­gine, che, quale madre del Giudice e madre di misericordia, tratterà con efficace preghiera i pro­blemi della nostra salvezza» (23) . Ella incoraggia continuamente la nostra speranza. «Siamo ancora pellegrini, ma Lei, nostra Madre, ci ha preceduti e ci indica già il termine del cammino: ci ripete che è possibile arrivare e che, se saremo fedeli, arrive­remo. Perché la santissima Vergine non solo è nostro esempio: è auxilium christianorum, aiuto dei cristiani. E dinanzi alla nostra supplica — monstra te esse Matrem — non può né vuole rifiu­tare ai suoi figli le sue cure sollecite e materne [...l

Cor Mariae dulcissimum, iter para tutum; Cuore dolcissimo di Maria, dà forza e sicurezza al nostro cammino sulla terra: sii tu stessa il nostro cammi­no, perché tu conosci il sentiero più diretto e sicuro che conduce, per amor tuo, all'amore di Gesù Cristo » (24).


Note:

1. Gn 3, 15.;
2.  Antifona d'ingresso della Messa; Ap 12; 
3. Salmo responsoriale della Messa; Sal 44, 12;
4. M. D. PHILIPPE, Misterio de Maria, Rialp, Madrid 1986, p. 52;
5. SAN GERMANO DI COSTANTINOPOLI, Omelie sulla Vergi­ne, I;
6. PIO XII, Cost. Munifìcentissimus Deus, 1 novembre 1950;
7. Ibidem;
8. SAN JOSEMARÍA ESCRIVA, Il santo Rosario, quarto mistero glorioso;
9. Cfr SAN TOMMASO, Somma teologica, Suppl., q. 84, a. 1 ad 1;
10. Messale romano, Prefazio nella festa dell'Assunzione;
11. R. A. KNOX, Sermone nella festa dell'Assunzione della Madonna, 15 agosto 1954;
12. CONCILIO VATICANO II Cost. Lumen gentium, 68;
13. GIOVANNI PAOLO II Enc. Redemptoris Mater, 25 marzo 1987, 41;
14. Cfr. PAOLO VI, Discorso, 15 agosto 1963;
15. GIOVANNI PAOLO II, loc cit.;
16. SAN BERNARDO, Memorare;
17. SANT’IDELFONSO DI TOLEDO, Sulla perpetua verginità di Maria, 
18. - SAN JOSEMARÍA ESCRIVA, Forgia, 433;
19. Antifona alla Comunione della Messa vesper­tina della vigilia; cfr Le 11, 27;
20 Fil 3, 21;
21. Seconda lettura della Messa; 1 Cor 15, 20-26;
22. GIOVANNI PAOLO II, Omelia, 15 agosto 1980;
23 SAN BERNARDO, Omelia nell'As­sunzione della beata Vergine Maria, I;
24 SAN JOSE­MARIA ESCRIVA, E' Gesù che passa, 177-178.

La Chiesa ha professato con sicurezza fin dai primi secoli (V-VI) la fede nell'Assunzione di Maria santissima, in corpo e anima, alla vita celeste, come si deduce dalla Liturgia, dai documenti di devozione, dagli scritti di Padri e Dottori. Questa fede plurisecolare e universale è confermata da tutto l'Episcopato nella Lettera apostolica dell'1 maggio 1946, che serve a illustrare le ragioni della definizione dogmatica com­piuta dal papa Pio XII 1'1 novembre 1950.

O 11, Cost. Lumen gentium, 68. GIOVANNI PAOLO II, Enc. Redemptoris Mater, 25 marzo 1987, 41. - '4 Cfr PAOLO VI, Discorso, 15 agosto 1963. - ` GIOVANNI PAOLO II, loc. cit. -16 SAN BERNARDO, Memo­rare. 



Le immagini dei francobolli, Area Italiana, sono tratte dal sito web: http://www.ibolli.it
mentre quelli Europei e mondiali sono tratti dal sito web: http://colnect.com/it/stamps



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