giovedì 8 maggio 2014

Madonna del Rosario di Pompei



Dipinto originale
Madonna di Pompei
Bartolo Longo, nel suo intento di propagandare la pratica del Rosario tra i Pompeiani, si recò a Napoli per comprare un dipinto della Madonna del Rosario. L’idea era quella di acquistarne uno già visto in un negozio, ma le cose non andarono così. Incontrò, in Via Toledo, Padre Radente (suo confessore) che gli suggerì di andare al Conservatorio del Rosario di Portamedina e di chiedere, in suo nome, a Suor Maria Concetta De Litala un vecchio dipinto del Rosario che egli stesso le aveva affidato dieci anni prima. Bartolo seguì tale suggerimento, ma fu presto preso da sgomento quando la suora gli mostrò il dipinto: una tela corrosa dalle tarme e logorata dal tempo, mancante di pezzi di colore, con la Madonna in atteggiamento antistorico, cioè con la Vergine che porge la corona a Santa Rosa, anziché a Santa Caterina da Siena, come nella tradizione domenicana. Bartolo ritirò comunque il dono per l’insistenza della Suora. Così il 13 novembre 1875, l’immagine della Madonna giunse a Pompei..
SMOM - 2001
La Madonna del Rosario (F. Naldini)

con San Domenico e Santa Caterina
Il dipinto ricevette un primo restauro e la vecchia tela fu esposta nella parrocchia del 
SS. Salvatore, per tre anni ma subì purtroppo ulteriori deterioramenti. Si rese necessario allora un nuovo restauro, questa volta ad opera di un pittore napoletano di nome Federico Maldarelli, che si occupò anche di trasformare la figura di Santa Rosa in Santa Caterina da Siena. Un altro artista napoletano, Francesco Chiariello, sostituì poi la malandata tela, allungandola di un palmo.
Dopo tali interventi il dipinto fu posto nella su un altare provvisorio, in una cappella (detta poi di Santa Caterina) nel Santuario in costruzione. L’immagine della Madonna si coprì ben presto di pietre preziose, offerte quali attestazioni di grazie ricevute. 
Papa Leone XIII nel 1887 benedisse il meraviglioso diadema che cinse la fronte 
della Vergine. E tra i diamanti e gli zaffiri 
che formavano le aureole sul capo della Madonna e del Bambino si potevano notare quattro rarissimi smeraldi, dono di due ebrei beneficati. L’ultimo restauro fu effettuato 
nel 1965, al Pontificio Istituto dei Padri Benedettini Olivetani di Roma, un restauro altamente scientifico, durante il quale, sotto i colori sovrapposti nei precedenti interventi, furono scoperti i colori originali che svelarono la mano di un valente artista della scuola di Luca Giordano (XVII secolo). In tale restauro furono eliminate quasi tutte le pietre preziose, onde evitare danni e perforazioni alla tela. In quell’occasione l’immagine della Madonna rimase esposta alla venerazione dei fedeli per alcuni giorni nella Basilica di San Pietro e il 23 aprile, il dipinto fu incoronato da Papa Paolo VI.

ITALIA - 1997
Madonna del Rosario
((Pomarancio il Vecchio)




Il ritorno dell’Icona a Pompei, avvenne in maniera solenne, con un corteo di ecclesiastici e di fedeli che si ingigantiva man mano che si attraversavano le città, lungo il tragitto Roma-Pompei. A sera inoltrata, il dipinto giunse a Napoli ove fu accolto con luminarie e fiaccolate, per poi proseguire con un largo seguito di Napoletani fino a Pompei, ove il viaggio si concluse in modo trionfale con una grande manifestazione.
Nel 2000, per il 125º anniversario, il dipinto ha sostato per cinque giorni nel Duomo di Napoli, dove è stato venerato da migliaia di fedeli. Il 16 ottobre 2002, il dipinto è tornato a piazza San Pietro, per esplicita richiesta del Papa Giovanni Paolo II che, accanto alla “bella immagine venerata a Pompei”, ha firmato la Lettera Apostolica Rosarium Virginis Mariae.

SMOM - 2001
La Madonna del Rosario


Maria = amata da Dio, dall'egiziano;
Maria= signora, dall'ebraico


Beata Maria Vergine del Rosario di Pompei: 
in questo giorno con la preghiera del Rosario 
o corona mariana 
si invoca la protezione della 
Santa Madre di Dio 
per meditare sui misteri di Cristo, 
sotto la guida di lei, 
che fu associata in modo tutto speciale all'incarnazione, passione e 
risurrezione del Figlio di Dio. 






VATICANO - 1971
San Domenico
VATICANO - 1962
Santa Caterina
O Santa Caterina 
da Siena
mia Protettrice e Maestra, tu che assisti dal cielo i tuoi devoti 
allorché recitano il Rosario di Maria, 
assistimi in questo momento e 
degnati di recitare insieme con me 
la Novena alla Regina del Rosario 
che ha posto il trono delle sue grazie 
nella Valle di Pompei, 
affinché per tua intercessione 
io ottenga la desiderata grazia. Amen.

Preghiera che si recita prima di cominciare la "Novena alla Madonna di Pompei", dopo aver posto l'immagine della Madonna in un luogo distinto e, potendo, acceso due candele, simbolo della fede che arde nel cuore del credente. 

visita il sito del Santuario: http://www.santuario.it/ 



Ma cos'è il Rosario e come si recita ?


Il Rosario è, nato dall'amore dei cristiani per Maria 

in epoca medioevale, forse al tempo delle crociate in Terrasanta. L'oggetto che serve alla recita di questa preghiera, cioè la corona, è di origine molto antica. Gli anacoreti orientali usavano pietruzze per contare il numero delle preghiere vocali. 



Nei conventi medioevali i fratelli laici, dispensati dalla recita del salterio per la scarsa familiarità col latino, integravano le loro pratiche di pietà con la recita dei "Paternostri", per il cui conteggio S. Beda il Venerabile aveva suggerito l'adozione di una collana di grani infilati a uno spago. 


VATICANO - 2004
Vergine del Rosario
Poi, narra una leggenda, la Madonna stessa, apparendo a S. Domenico, gli indicò nella recita del Rosario un'arma efficace per debellare l'eresia albigese.
Nacque così la devozione alla corona del rosario, che ha il significato di una ghirlanda di rose offerta alla Madonna. Promotori di questa devozione sono stati infatti i domenicani, ai quali va anche la paternità delle confraternita del Rosario. Fu un papa domenicano, S. Pio V, il primo a incoraggiare e a raccomandare ufficialmente la recita del Rosario, che in breve tempo divenne la preghiera popolare per eccellenza, una specie di "breviario del popolo", da recitarsi la sera, in famiglia, poiché si presta benissimo a dare un orientamento spirituale alla liturgia familiare.



SMOM - 2003
Anno del Rosario
Quelle "Ave Maria" recitate in famiglia sono animate da un autentico spirito di preghiera: "E mentre si propaga la dolce e monotona cadenza delle "Ave Maria", il padre o la madre di famiglia pensano alle preoccupazioni familiari, al bambino che attendono o ai problemi che già pongono i figli più grandi. Questo insieme di aspetti della vita familiare subisce allora l'illuminazione del mistero salvifico del Cristo, e viene spontaneo affidarlo con semplicità alla madre del miracolo di Cana e di tutta quanta la redenzione" (Schillebeeckx).
La celebrazione della festività odierna, istituita da S. Pio V per commemorare la vittoria riportata nel 1571 a Lepanto contro la flotta turca (inizialmente si diceva "S. Maria della Vittoria"), il giorno 7 ottobre, che in quell'anno cadeva di domenica, venne estesa nel 1716 alla Chiesa universale, e fissata definitivamente al 7 ottobre da S. Pio X nel 1913. La "festa del santissimo Rosario", com'era chiamata prima della riforma del calendario del 1960, compendia in certo senso tutte le feste della Madonna e insieme i misteri di Gesù, ai quali Maria fu associata, con la meditazione di quindici momenti della vita di Maria e di Gesù 
(di Piero Bargellini - www.santiebeati.it)


Le immagini dei francobolli sono tratte dal sito web: http://www.ibolli.it



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