Dal Vangelo secondo Matteo
(Mt 4,1-11)
Preghiera
Cristo Gesù, nel Giordano sei stato consacrato Messia nella teofania; il Padre Dio ha invitato le folle, assiepate lungo il Giordano, ad ascoltarti.
Tu hai abbandonato le folle e, sospinto dallo Spirito, ti sei ritirato nel deserto, luogo privilegiato dell’incontro con il Padre.
Hai sempre affermato di compiere il suo volere e ora sei provato, come avverrà nel Getsemani. Sei provato perché hai assunto la condizione umana; sei provato perché è nel volere del Padre dare la tua vita in riscatto per molti, redimere l’umanità dal peccato, rendendoti vittima sacrificale.
Al volere del Padre ti sei reso ubbidiente, come il servo del Signore profetato da Isaia: “Mio servo tu sei, ti ho scelto, non ti ho rigettato”.
E come servo sei stato provato nella fedeltà al volere del Padre. Provato dal tentatore, perché ti rivelassi taumaturgo presso il popolo e dominatore degli eventi, attirando l’ammirazione delle folle e ti distogliessi dal seguire il disegno del Padre. Tu hai rimuginato la sua Parola, che ti ha condotto a rifuggire il tentatore:VATICANO - 2009 Terra Santa |
VATICANO - 1942 |
BELGIO - 2013 Il Diavolo tentatore |
SAN MARINO - 1981 Il Pane |
“ Non di solo pane vive l’uomo; ma di
ogni parola
che esce dalla
bocca di Dio ”
e “non tenterai il Signore tuo Dio”. Hai così proclamato lungo tutto Israele la Parola del Regno, essendo all'unisono con la volontà del Padre.
VATICANO - 2002 Botticelli "Le tentazioni di Cristo" (vedi il particolare in alto a dx) |
Ci hai insegnato a pregare il Padre perché su di noi si compia il suo volere e ancora perché, come per i nostri progenitori, non abbiamo a soccombere alla tentazione.
VATICANO - 1983 Spirito Santo |
VATICANO - 2006 Deserto |
La preghiera è tratta dal libro:
Pregare il Vangelo di P. Anastasio Francesco Filieri O Carm
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dal Vangelo secondo Matteo (Mt 4,1-11)
VATICANO - 1996 Le Tentazioni di Gesù |
Allora Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: "Se tu sei Figlio di Dio, di che queste pietre diventino pane". Ma egli rispose: "Sta scritto: Non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio". Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: "Se tu sei Figlio di Dio, gettati giù; sta scritto infatti: Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra". Gesù gli rispose: "Sta scritto anche: Non metterai alla prova il Signore Dio tuo". Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: "Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai". Allora Gesù gli rispose: "Vattene, Satana! Sta scritto infatti: Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto". Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco, degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.
Una chiave di lettura per quelli che vogliono approfondire di più l’argomento.
= Gesù fu tentato. Matteo rende comprensibili le tentazioni: tentazione del pane, tentazione del prestigio, tentazione del potere. Si tratta di diverse forme di speranza messianica che, in quel tempo, esistevano in mezzo ai popoli. Il Messia glorioso che, come un nuovo Mosè, nutrirebbe il popolo nel deserto: "comanda a queste pietre di trasformarsi in pane!" Il Messia sconosciuto che repentinamente si imporrebbe a tutti per mezzo di un gesto spettacolare nel Tempio:"gettati giù di qui!" Il Messia nazionalista che verrebbe a dominare il mondo: "Tutte queste cose io ti darò!"= Nell’Antico Testamento, tentazioni identiche fanno cadere il popolo nel deserto, dopo l’uscita dall’Egitto (Dt 8,3; 6,16; Dt 6.13). Gesù rifà la storia. Lui resiste alla tentazione di pervertire il piano di Dio per adattarlo ai suoi interessi umani del momento. Tentatore o satana è tutto ciò che ci devia dal piano di Dio. Pietro fu satana per Gesù (Mt 16,23).
= La tentazione fu constante nella vita di Gesù. Essa lo accompagnò dall’inizio sino alla fine, dal battesimo fino alla morte sulla croce. Poiché, nella misura in cui l’annunzio della Buona Novella del Regno si dilagava in mezzo al popolo, cresceva la pressione su Gesù per adattarsi alle aspettative messianiche del popolo ed essere il messia che gli altri desideravano e volevano: "messia glorioso e nazionalista", "messia re", "messia sommo sacerdote", "messia giudice", "messia guerriero", "messia dottore della legge". La lettera agli Ebrei dice: "Lui è stato provato in tutto a somiglianza di noi, salvo il peccato." (Eb 4,15).
= Ma la tentazione non è mai riuscita a deviare Gesù dalla sua missione. Lui continuava irreprensibile sul cammino del "Messia Servo", annunziato dal profeta Isaia e atteso soprattutto dai poveri del popolo, gli anawim. Al riguardo, Gesù non ha avuto paura di provocare conflitti, né con le autorità né con le persone più care. Tutti quelli che tentavano di deviarlo dal cammino ricevevano risposte dure e reazioni inattese:
* Pietro tento' di allontanarlo dal cammino della Croce: "Non sia mai vero, Signore; questo non t'avverrà mai!" (Mt 16,22). E dovette sentire: "Va' via da me, Satana!" (Mc 8,33).
* I parenti, per primi, volevano portalo a casa. Pensavano che lui fosse impazzito (Mc 3,21), ma ascoltarono le parole dure che sembravano una rottura (Mc 3,33). Quando poi Gesù ricevette fama, volevano che lui si mostrasse di più in pubblico e stesse a Gerusalemme, il capoluogo (Gv 7,3-4). Ancora una volta, Gesù rispose mostrando che vi era una differenza radicale tra la sua proposta e la loro (Gv 7,6-7).
* I suoi genitori si lamentavano: "Figlio, perché ci hai fatto questo?" (Lc 2,48). Ed ebbero come risposta: "Perché mi cercavate? Non sapete che io devo attendere a ciò che riguarda il Padre mio?" (Lc 2,49).
* Gli apostoli contenti della pubblicità che Gesù aveva acquistato in mezzo al popolo volevano che lui si volgesse loro: "Tutti ti cercano!" (Mc 1,37). Ma ricevettero un rifiuto: "Andiamo altrove, per i villaggi e le città vicine, affinché predichi anche là; poiché per questo io son venuto!" (Mc 1,38).
* Giovanni Battista voleva forzare Gesù ad essere un "messia giudice severo" (Lc 3,9; Mt 3,7-12; Mt 11,3). Gesù rimandò Giovanni alle profezie perché le mettesse a confronto con i fatti: "Andate a riferire a Giovanni ciò che udite e vedete!" (Mt 11,4-6 e Is 29,18-19; 35,5-6; 61,1).
* Il popolo, vedendo il segno della moltiplicazione dei pani nel deserto, concluse: "Questi è certamente il profeta che deve apparire sulla terra!" (Gv 6,14). Loro si organizzarono per forzare Gesù ad essere il "messia re" (Gv 6,15), ma Gesù si rifugio' nella montagna per stare con il Padre nella solitudine.
* Nell'ora della prigione, l’ora delle tenebre (Lc 22,53), appare la tentazione di essere il "messia guerriero". Ma Gesù dice: "Riponi la tua spada al suo posto!" (Mt 26,52) e "Pregate per non cadere in tentazione" (Lc 22,40.46).
= Gesù era orientato dalla Parola di Dio e in essa trovava luce e nutrimento. È soprattutto la profezia del Servo, annunziata da Isaia (Is 42,1-9; 49,1-6; 50,3-9; 52,13-53,12), che lo anima e gli da il coraggio di proseguire. Nel battesimo e nella trasfigurazione lui riceve dal Padre la conferma del suo cammino, la sua missione. La voce dal cielo ripete le parole con cui la profezia di Isaia presenta il Servo di Jahvè al popolo: "Questo è il mio Figlio diletto: ascoltatelo!" (Mc 1,11; 9,6)
= Gesù definì la sua missione con queste parole: "Il Figlio dell'uomo non è venuto per essere servito ma per servire a dare la sua vita per la redenzione di molti!" (Mt 20,28; Mc 10,45). È la lezione che imparò da sua madre, poiché lei aveva detto all'angelo: "Ecco l'ancella del Signore; si faccia di me secondo la tua parola!" (Lc 1,38). Orientandosi sulla Parola di Dio per approfondire la coscienza della sua missione e cercando forza nella preghiera, Gesù affrontava le tentazioni. Inserito in mezzo ai poveri, agli anawim, è unito al Padre, fedele ad entrambe, gli resisteva e seguiva la strada del Messia Servo, il cammino di servizio al popolo (Mt 20,28).
(tratto da: http://ocarm.org/it/content/lectio/lectio-1%C2%AA-domenica-di-quaresima-0)
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