sabato 11 febbraio 2017

Lectio Divina - VI Domenica Tempo Ordinario


La Lectio Divina è tratta dal libro
"Lectio Divina(2016), Ed. Vita Carmelitana
P. Anastasio Francesco Filieri O Carm
Commento filatelico dell'Avv.to Francesco Gatto



VI Domenica del Tempo Ordinario - Anno A Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 5, l7-37)

17 Non pensate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non son venuto per abolire, ma per dare compimento. 18 In verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà neppure un iota o un segno dalla legge, senza che tutto sia compiuto. 19 Chi dunque trasgredirà uno solo di questi precetti, anche minimi, e insegnerà agli uomini a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà agli uomini, sarà considerato grande nel regno dei cieli. 20 Poiché io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli. 21 Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non uccidere”; chi avrà ucciso sarà sottoposto a giudizio. 22 Ma io vi dico”: chiunque si adira con il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio. Chi poi dice al fratello stupido, sarà sottoposto al sinedrio; e chi gli dice pazzo, sarà sottoposto al fuoco della Geenna. 23 Se dunque presenti la tua offerta sull'altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, 24 lascia lì il tuo dono davanti all'altare e va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono. 25 Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei per via con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia e tu venga gettato in prigione. 26 In verità ti dico: non uscirai di là finché tu non abbia pagato fino all'ultimo spicciolo! 27 Avete inteso che fu detto: “Non commettere adulterio”; 28 ma io vi dico: “Chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore. 29 Se il tuo occhio destro ti è occasione di scandalo, cavalo e gettalo via da te: conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geenna. 30 E se la tua mano destra ti è occasione di scandalo, tagliala e gettala via da te: conviene che perisca uno dei tuoi membri, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geenna. 31 Fu pure detto: “Chi ripudia la propria moglie, le dia l’atto di ripudio”; 32 ma io vi dico”: Chiunque ripudia sua moglie, eccetto il caso di concubinato, la espone all'adulterio e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio”. 33 Avete anche inteso che fu detto agli antichi: “Non spergiurare, ma adempi con il Signore i tuoi giuramenti”; 34 ma io vi dico”: Non giurate affatto, né per il cielo, perché è il trono di Dio; 35 né per la terra, perché è lo sgabello per i suoi piedi; né per Gerusalemme, perché è la città del gran re. 36 Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. 37 Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno”.

Breve esegesi 
La primitiva comunità cristiana che proveniva da una concezione giudaica di vita, imperniata nella fedeltà alla Torah, ha avuto difficoltà ad abbandonare l’antica legge mosaica, per far propria la legge di Cristo: il Vangelo e la legge dell’amore. Giudei e pagani convertiti a Cristo e al suo Vangelo erano motivo di contrasto anche stridente tra loro e con quanti abbracciavano totalmente il Vangelo del regno. I giudeo-cristiani volevano conservare la legge, ed erano legati alla liturgia del tempio. Gli stessi volevano imporre ai pagani convertiti la legge e le tradizioni giudaiche. Anche Paolo e Pietro ebbero contrasti tra loro, circa la circoncisione. Nella lettera ai Galati Paolo rivela che gli resistette: “In faciem ei restitit”. Gesù è venuto a dare compimento, non è venuto ad abolire la legge mosaica. Cristo ha voluto dare senso alla legge nell'adesione del cuore e della mente, emancipandola dal legalismo, e cogliendo lo spirito della legge di Dio nel comandamento dell’amore. La giustizia è data dall'innestarsi nella santità di Dio, nella nuova adesione al Vangelo del regno. La giustificazione non viene dalle opere della legge, ma dalla fede in Cristo Salvatore.


Meditazione pregata 
Cristo Gesù, colui che hai afferrato sulla via di Damasco, divenuto apostolo delle genti, era un convinto fariseo che dall'osservanza formale della legge attendeva la giustificazione. L’hai portato ad essere l'annunziatore del tuo vangelo e ad affermare che lo Spirito dà vita, la lettera della legge uccide. Distorce l’alleanza con Dio e non dà la giustificazione. La legge è stata data da Dio Padre sul Monte Sinai e snaturata da maestri che l’hanno gestita lontano dallo Spirito di Dio, tanto da condannarti come trasgressore, perché hai guarito in giorno di sabato. Tu, Cristo Signore, difendi ed affermi il volere di Dio, dispiegato nella legge donata al suo popolo, per regolare il rapporto con il Padre e degli uomini tra loro, nell'obbedienza al suo volere e non per esserne formali osservanti. Affermata la bontà e intoccabilità della legge, hai dispiegato casi in cui l’hai voluta emancipare dalla interpretazione farisaica, evidenziando lo spirito e le interiori intenzioni del cuore e della mente di chi la osserva come obbedienza a Dio. La legge va vissuta nel disegno di Dio, nello Spirito di Dio. E’ omicida chi ha sentimenti di odio, di ira verso il fratello e non solo chi lo ammazza. Il culto reso a Dio non può prescindere dalla riconciliazione e dall'amore verso il fratello. Il divorzio umilia la donna, cui Dio ha dato pari dignità dell’uomo per vivere l’unione coniugale. Non è dato all'uomo usarla e sottometterla. Giurare significa non porsi in trasparenza davanti a Dio e agli uomini. Hai ridisegnato, Cristo Signore, la legge di Dio immettendoci lo spirito evangelico, facendo della stessa un’anticipazione del possesso del regno che sei venuto a instaurare tra noi. Hai fatto emergere la pienezza della legge, da quella antica, nell'amore verso il Padre e il fratello. La legge dell’amore che ci hai consegnato, ci ha dato di vivere nella libertà dei figli di Dio. Noi ti lodiamo e ti ringraziamo.


Per la vita 
Passare da una legge osservata formalmente per ottenere la giustificazione, ad una obbedienza condivisa con il cuore e la mente in Dio, non è stato semplice per i giudeo-cristiani. Tanto da essere dilaniata la primitiva comunità cristiana. Le lettere di Paolo, in particolare la lettera ai romani, evidenziano i contrasti con cui si sono venuti a trovare quanti volevano coniugare il vangelo con le opere della legge. Una sofferenza accettare battezzati provenienti dalla fede dell’antico popolo di Dio, facendo loro rigettare quanto non conforme a Cristo Gesù e al suo vangelo: legge, liturgia del tempio, circoncisione. Giacomo, vescovo di Gerusalemme conviveva con i giudeo-cristiani. Segui negli Atti degli Apostoli la primitiva comunità cristiana e credi di dover cogliere lo spirito della conformità a Cristo in una fedeltà mossa dallo Spirito Santo? Lui ha fatto nascere, crescere, discerne ogni cosa. Quanto sei legato alle forme di vita di fede, ai riti, alle consuetudini, patrimonio delle confraternite e non solo? Quanto fai discernimento sapienziale, anche con gli altri, in un atteggiamento propositivo ed educativo per una fede “in spirito e  verità” ?


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