Preghiera
Cristo Gesù, eri a pregare in un luogo solitario per incontrare il Padre, entrare in comunione con lui, compiere il suo volere e realizzare la missione che ti ha affidato. Uno dei tuoi discepoli ti ha chiesto di insegnare loro a pregare. Si erano trovati nel tempio con te a pregare. Eri con loro quando hai scacciato i mercanti dal tempio e hai insegnato che la casa del Padre è casa di preghiera. Hai tacciato di mistificazione la preghiera dei farisei fatta ai crocicchi delle strade con le mani elevate al cielo. Hai invitato a pregare nel chiuso della stanza il Padre tuo. I tuoi discepoli hanno colto l’intensità dei momenti in cui eri in preghiera con il Padre. Ti sei posto presso i tuoi discepoli come modello di orante.
La tua orazione è comunione di amore con il Padre, per cogliere e affermare il suo volere in te, e nel suo volere il disegno sulla tua missione ed essere con Lui, come hai affermato, una cosa sola.
Nell'esemplarità della preghiera che hai insegnato ai tuoi discepoli, ed essi hanno trasmesso a noi, ritroviamo tutto l’impianto del rapporto con il Padre e il suo volere su di noi. Il tuo e nostro è un Padre che fa sorgere il suo sole suoi buoni e sui cattivi; che non fa differenza di persone. Lo invochiamo perché manifesti la sua santità e bontà con l’attuazione del suo regno in noi e tra noi, attenda al sostentamento dignitoso del suo popolo; essendo figli di un unico Padre, ci invita al perdono reciproco, come lui “lento all'ira e ricco di misericordia”, ci perdona e, nelle prove della vita come nella tentazione, fa che non abbiamo a soccombere. E da ultimo hai affermato che il massimo del dono da impetrare al Padre è lo Spirito Santo; Lui, il Signore che ispira le movenze della nostra vita, ci dà la vita, la pienezza di vita, la verità di vita, la santità.
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