LAOS 1984 - Marta di Betania |
XVI Domenica del Tempo Ordinario - Anno C
dal Vangelo secondo Luca
(Lc 10,38-42)
dal Vangelo secondo Luca
(Lc 10,38-42)
Preghiera
Cristo Gesù, scaturisce spontaneo il rammarico di non essere stato un tuo conterraneo, non averti incontrato, non averti visto e posato lo sguardo sul tuo volto, suoi tuoi occhi e soprattutto sulle tue labbra mentre parlavi. Incantata una donna nell'ascoltarti, ha esultato di gioia e gridato: “Beato il grembo che ti ha portato e il seno che hai succhiato”. Stupore, ammirazione, enfasi per l’autorità e la potenza della tua parola, ascoltata e risuonata in lei. Anche il centurione aveva ascoltato e ammirato l’autorità della tua parola. Alla stessa ha fatto riferimento nel chiederti di guarire un suo servo, tanto da escludere la tua volontà di andare nella sua casa. Le stesse parole ci fa ripetere la liturgia eucaristica, prima di comunicarci al tuo corpo e al tuo sangue. La nostra è una recita e non ha l’intensità del centurione. Maria di Betania ti ha ascoltato ed è rimasta ai tuoi piedi in contemplazione.
VATICANO 1977 - Lazzaro |
Lectio Divina |
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