(Lc 10,25-37)
Preghiera
Cristo Gesù, il popolo attesta che parli con autorità e non come scribi, farisei e dottori della legge. Costoro riportano e commentano, Tu sei il Maestro, sei la Parola. L’autorità della parola è da Dio. Un dottore della legge a te si rivolge come a un maestro. Ti chiede cosa fare per avere la vita eterna. Richiesta che rivela desiderio di Dio, l’innestarsi nel suo volere, obbedire ai suoi comandi. Tu lo riporti a discernere all'interno della legge cosa sia gradito a Dio. Egli, conoscitore della legge, interpreta nell'amore con tutto se stessi, verso Dio e il prossimo, la chiave di tutta la legge; ma inceppa nell'identificare il prossimo. Per il giudeo è tale il correligionario e il connazionale. Tu estendi il concetto di prossimo ad ogni uomo e, scandalizzando, anche al bastardo samaritano, che nella parabola rendi modello di amore, presentandolo soccorritore del giudeo abbattuto dai briganti. E poiché hai affermato: “Imparate cosa significa misericordia voglio e non sacrifici”, hai descritto il sacerdote e il levita, uomini del tempio, che vedono lungo la via il correligionario semimorto, come coloro che non si attardano nel curare il correligionario, ma vanno oltre.
Nell'affermare: “Fai questo e avrai la vita”, ci hai insegnato che dobbiamo mettere all'unisono cuore e mente, anima e forze spirituali, morali e fisiche; investire tutte le nostre risorse nell'amare. L’amore giustifica la nostra esistenza. Alla fine dei tempi saremo giudicati sull'amore. Tu per amore sei disceso dal cielo, per amore hai offerto la tua vita sull'altare della croce. Nel dare le chiavi del regno a Pietro hai preteso che in lui vi fosse amore verso te, e la richiesta è stata triplice. Tu riempici del tuo amore, perché senza amore dentro di noi, non saremo associati a te e lavoreremo invano per la costruzione del tuo regno.
La preghiera è tratta dal libro:
Pregare il Vangelo di P. Anastasio Francesco Filieri O Carm
Lectio Divina |
Nessun commento:
Posta un commento