"Lectio Divina" (2016), Ed. Vita Carmelitana
P. Anastasio Francesco Filieri O Carm
Commento filatelico dell'Avv.to Francesco Gatto
Ascensione del Signore - Anno B
15 Gesù disse loro:“Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura. 16 Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato. 17 E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demoni, parleranno lingue nuove, 18 prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno”. 19 Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu assunto in cielo e sedette alla destra di Dio. 20 Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore operava insieme con loro e confermava la parola con i prodigi che l’accompagnavano.
Breve esegesi
Meditazione pregata
Signore Gesù Cristo, per noi uomini e per la nostra salvezza ti sei incarnato nel seno della Vergine Maria. Mistero di amore per una umanità che hai riscattato con la tua morte in croce, offrendoti quale vittima sacrificale alla volontà del Padre, che non ha voluto abbandonare alla sua sorte l’uomo, sua creatura. L’evento pasquale della tua morte e risurrezione ha completato il percorso
di condivisione della nostra umanità. Ora appari risorto e stai per lasciare i tuoi discepoli, con cui hai condiviso un triennio di vita. Agli stessi hai assicurato che non li avresti lasciati orfani; ma saresti rimasto con loro tutti i giorni fino alla fine dei secoli. E loro sono rimasti in te e Tu in loro, accogliendo la missione che hai loro affidato: evangelizzare tutte le genti e battezzarle in Spirito Santo. La raccomandazione di rimanere in te e Tu in loro ha manifestato l’amore con cui li hai amati; amore divino e umano che hai condiviso con i tuoi. Dell’amore che hai condiviso con i tuoi hai fatto un comandamento nuovo: “Amatevi gli uni gli altri, come io ho amato voi”. E l’amore con cui li hai amati farà di loro annunziatori della tua Parola e continuatori della tua missione. E date le ultime raccomandazioni, come nell'obbedienza al Padre sei disceso dal cielo, così Egli stesso ti ha elevato al cielo. Egli ti ha posto alla sua destra, per accogliere e giudicare l’umanità che hai redento. Anche noi avremmo voluto condividere i tuoi giorni, vederti, riconoscerti Figlio di Dio ed essere alla tua sequela. Ma all'incredulo Tommaso hai assicurato che saranno beati coloro che non vedranno, ma crederanno. L’apostolo Paolo, non ti ha conosciuto nella carne, ma nella fede, tanto da affermare che Tu sei stato il suo vivere. Fa’ che anche noi possiamo vivere di te, in te, del tuo Vangelo.
Per la vita
L’ascensione è l’esodo di Cristo, il suo ritorno al Padre. E’ il compimento della missione che gli ha affidato il Padre. Si distacca dai suoi, dalla terra, ma non li lascerà orfani, salirà al Padre e invierà lo Spirito Santo, il consolatore, il difensore, che sarà sempre con loro. Tutto un piano di salvezza operato da Dio per noi. L’esperienza terrena di Cristo non lascia perplessi i suoi perché li assicura che: “sarà con loro tutti i giorni”. La nostra familiarità con lui, attraverso il Padre è una nuova relazione che nasce nella conformazione a lui mediante la sua morte e risurrezione, configurata nel battesimo. A noi è dato lo Spirito Santo che Gesù ci ha inviato, perché Lui sia “il Signore che dà la vita”. La salita al cielo di Gesù, il suo sottrarsi alla condizione storica, terrena, apre a noi una vita nuova. C’è un testamento che ci ha lasciato, un’impronta nella storia, per la nostra storia, un capitolo nuovo: una vita che ha il fondamento nella trascendenza, una vita nello spirito che prefigura in noi “cieli nuovi e vita nuova”, come è stato per i santi, vissuti in una nuova intimità, diversa da quella terrena con i suoi discepoli. S. Agostino dice dei santi: “Si isti et illi, cur non ego”. Se questi e quelli sono diventati santi, perché non io?
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