domenica 13 gennaio 2019

Lectio Divina - Battesimo del Signore Gesù - Anno C (2019)


La Lectio Divina è tratta dal libro
"Lectio Divina" (2016), Ed. Vita Carmelitana
P. Anastasio Francesco Filieri O Carm
Commento filatelico dell'Avv.to Francesco Gatto


Battesimo del Signore Gesù
Dal Vangelo secondo Luca
(Lc. 3,15-16.21-22)


15 Poiché il popolo era in attesa e tutti si domandavano in cuor loro, riguardo a Giovanni, se non fosse lui il Cristo, 16 Giovanni rispose a tutti dicendo: “Io vi battezzo con acqua; ma viene uno che è più forte di me, al quale io non son degno di sciogliere neppure il legaccio dei sandali: costui vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. 21 Quando tutto il popolo fu battezzato e mentre Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì 22 e scese su di lui lo Spirito Santo in apparenza corporea, come di colomba, e vi fu una voce dal cielo: “Tu sei il mio figlio prediletto, in te mi sono compiaciuto”.

Breve esegesi

Era grande, presso il popolo, l’attesa messianica. Giovanni fa nascere nel popolo la convinzione di essere lui l’atteso messia, motivato dal tono e dai contenuti della sua predicazione e per i particolari atteggiamenti profetici manifesti. Giovanni non lascia adito alle false attese, né si presta agli equivoci, un uomo estremamente rigoroso, aduso all'ascolto delle scritture, come componente della comunità degli Esseni, che avevano il loro centro presso il Mar Morto. Contrappone il suo battesimo in acqua, segno di purificazione e conversione, a quello in Spirito Santo, che darà uno più forte di lui, cui non è degno di compiere quanto è dato agli schiavi verso i loro padroni: sciogliere i legacci dei sandali. E’ l’antica economia di salvezza che puntava sull'atteggiamento, la predisposizione dell’uomo nel pervenire a Dio, alla nuova economia di salvezza che è data dalla grazia di Dio, mediante il dono dello Spirito Santo. Mentre il popolo è stato battezzato, anche Gesù emerso dall'acqua è in preghiera. Su di lui scende lo Spirito Santo e la voce del Padre esprime la sua compiacenza verso il Figlio. Chiara affermazione di Luca di voler evidenziare, tramite la teofania, la divinità di Cristo Gesù.

Meditazione pregata

Cristo Gesù, ti abbiamo visto e contemplato bambino nel tuo natale. Hai evidenziato la tua configurazione alla nostra condizione umana. Dio ha assunto dimensione corporea in te. E mentre nel Natale è stata evidenziata la tenerezza tua e di tua madre, che ti ha dato alla luce, nel Giordano ti sei configurato alla nostra umanità peccatrice, lasciandoti battezzare, pur essendo senza peccato. Ci sovviene quanto l’apostolo Paolo ha affermato di te: “Umiliò se stesso”. A ragione il Battista ha rifiutato di battezzarti e solo dopo aver imposto il tuo volere, perché si compia ogni santificazione, ti ha obbedito. Per te è stato segno di configurazione alla nostra condizione umana e di umiliazione; mentre per noi il lasciarci battezzare da acqua e Spirito Santo è il configurarci e assimilarci a te. Mentre Tu, nel farti battezzare ti sei umiliato, noi mediante il battesimo siamo conformati a te, superando la caducità della condizione umana, per essere permeati della grazia divina. Con Paolo potremmo dire: “Non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me”. Il battesimo è stato per noi il dono che i nostri genitori cristiani hanno voluto accordarci. L’unzione crismale ci riporta ad affermare l’adesione a te e al tuo vangelo, mediante la presenza e l’azione dello Spirito Santo. Concedici di rinnovare sempre in noi la grazia del battesimo, di uomini credenti nel tuo nome, perché Tu abbia sempre a regnare in noi. Ciò che è avvenuto sacramentalmente nel battesimo trovi, nella nostra adesione al tuo regno di amore, giustizia, verità, pace e santità, la continuazione della tua presenza e della tua azione, nella testimonianza da noi espressa davanti agli uomini. Perché nei rinati a vita nuova in te, vedano le nostre buone opere e rendano gloria al Padre che è nei cieli.

Per la vita

Nella celebrazione del Battesimo di Gesù siamo portati a intravedere il suo condividere e manifestare di aver assunto la forma della caducità umana, pur essendo Dio e senza peccato, assommandosi a quanti si immergevano in acqua e riemergevano confessando i propri peccati, convertiti e purificati. Anche noi siamo stati purificati dai nostri peccati mediante il lavacro di purificazione, senza immersione ed emersione, che Paolo ha configurato alla conformazione del Cristo morto risorto. E mentre al Giordano è apparsa, per la prima volta, la figura dello Spirito Santo in forma di colomba, a noi è stato dato di essere crismati dallo Spirito Santo, di essere consacrati a figli di Dio e facenti parte del nuovo popolo costituito da Cristo, la Chiesa, in cui siamo stati inseriti come membra vive, aventi cioè corresponsabilità ecclesiale. A noi è dato di esercitare crismi, ministeri e operazioni, per grazia e divina consacrazione. Ogni cristiano prenda sempre più coscienza di non essere membro passivo nella Chiesa di Cristo, ma in base ai doni che il Creatore ha conferito, non per la nostra gratificazione, ma per la costruzione del regno, abbia a sentirsi coinvolto e impegnato nel servire Cristo e i fratelli.


Nessun commento:

Posta un commento