mercoledì 25 marzo 2015

Annunciazione del Signore


IRLANDA 1991
Annunciazione
Festa del Signore
25 Marzo

. . . l'Annunciazione inaugura l'evento in cui il figlio di Dio si fa carne per consumare il suo sacrificio redentivo in obbedienza al Padre e per essere il primo dei risorti. 
La Chiesa, come Maria, si associa all'obbedienza del Cristo, vivendo sacramentalmente nella fede il significato pasquale della annunciazione. 
Maria è la figlia di Sion che, a coronamento della lunga attesa, accoglie con il suo 'Fiat' e concepisce per opera dello Spirito santo il Salvatore. 
In lei Vergine e Madre il popolo della promessa diventa il nuovo Israele, Chiesa di Cristo. 
I nove mesi tra la concezione e la nascita del Salvatore spiegano la data odierna rispetto alla solennità del 25 dicembre. 
Calcoli eruditi e considerazioni mistiche fissavano ugualmente al 25 marzo l'evento della prima creazione e della rinnovazione del mondo nella Pasqua. (Mess. Rom.)


 
IRLANDA 2010                                                 ITALIA 1996 


L’Annunciazione del Signore è una delle principali feste mariane che la Chiesa ha inserito nel calendario Liturgico. L'episodio è descritto nel Vangelo di Luca (1, 26-38) : l'arcangelo Gabriele annuncia a Maria, vergine, sposa di Giuseppe, il concepimento del Figlio dell'Altissimo.

Il saluto e l'annuncio dell'arcangelo “ave gratia plena Dominus tecum benedicta tu in mulieribus” hanno dato origine alla preghiera dell'Ave Maria.


Ave Maria 


Celebrare la festa dell'Annunciazione del Signore in un tempo liturgico in cui la Chiesa tende verso la Pasqua, può apparire una stranezza. Va tuttavia notato che il mistero dell'Incarnazione del Verbo eterno di Dio è finalizzato al mistero pasquale, il mistero (progetto) di Cristo.

La data esatta in cui avvenne l'Annunciazione è ignota, come pure quella della nascita di Gesù. La sua ricorrenza è convenzionalmente fissata al 25 marzo, nove mesi esatti prima del Natale, in quanto la dottrina cristiana fa coincidere l'Annunciazione con il momento del concepimento miracoloso di Gesù. Come curiosità, il 25 Marzo era una data simbolica e prestigiosa per l'inizio della nuova era cristiana (inizio anno), così tante altre feste erano datate in questo giorno; oggi resta solo questa.

Quella di oggi non è la festa di Maria, ma una solennità molto importante, perché celebra l'annuncio dell'angelo a Maria, l'inizio dell'incarnazione, il meraviglioso incontro tra il divino e l'umano, tra il tempo e l'eternità. È il Signore che si incarna in Maria. È Dio che sceglie, come Madre del proprio Figlio, una fanciulla ebrea, a Nazaret in Galilea.

Nella liturgia odierna, l'incarnazione è definita il grande segno dato da Dio agli uomini e l'inizio del grande sacrificio, quello per cui Gesù dice al Padre: “Ecco, io vengo a fare la tua volontà”. Si tratta del sacrificio perfetto, unico e definitivo, sostitutivo delle tante vittime sacrificali del Vecchio Testamento, che l'umanità offre a Dio attraverso Cristo. Già in questa totale offerta di Gesù al Padre per noi, si può cogliere il coinvolgimento pieno di Maria, che al termine del colloquio con l'angelo dà il suo sì con una espressione molto eloquente. Non dice solamente farò quanto hai detto, mi impegnerò a compiere questo servizio. Ma esprime una consacrazione: “sia fatto di me – della mia persona – quello che hai detto”.

Maria era cosciente di aderire ad una storia profetica, che sarebbe stata completata da suo figlio, per il quale Dio stesso aveva scelto un nome, quello di Gesù, che significa “Colui che salva, il Salvatore”.

L'annuncio in Maria è un ascolto che accoglie e genera. Così realizza in se stessa il mistero della fede, accettando Dio com'è. La povertà totale, “sono la serva del Signore”, di chi rinuncia all'agire proprio per lasciare il posto a Dio, è in grado di contenere l'Assoluto. È figura di ogni uomo e di tutta la Chiesa che, nella fede, concepisce e genera l'incomprensibile: Dio stesso. (tratto da http://vangelodelgiorno.org/)


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