giovedì 26 dicembre 2013

Santo del giorno in filatelia

ITALIA - Vita dei Santi 2005
dipinto di Filippo Lippi
ITALIA - Vita dei Santi 2005
Santo Stefano e Giovanni Battista

Santo Stefano († Gerusalemme, 33 o 34 ca) fu il primo martire cristiano, e proprio per questo viene celebrato subito dopo la nascita di Gesù. In lui si realizza in modo esemplare la figura del martire come imitatore di Cristo; egli contempla la gloria del Risorto, ne proclama la divinità, gli affida il suo spirito, perdona ai suoi uccisori. Saulo testimone della sua lapidazione ne raccoglierà l'eredità spirituale diventando Apostolo delle genti (dal Messale Romano). 


Il giovane Stefano apparteneva alla prima comunità cristiana, che applicò integral-mente la "carità fraterna", infatti i suoi appartenenti mettevano i loro beni in comune con gli altri, e ad ognuno veniva distribuito equamente quanto bastava per il sostentamento giornaliero. Quando la comunità crebbe, gli apostoli affidarono il servizi di assistenza giornaliera a sette ministri della carità detti diaconi. 

ITALIA - 1955
dipinto del Beato Angelico
"Santo Stefano distribuisce l'elemosina"

Tra questi spiccava il giovane Stefano che, oltre a occuparsi dell'amministrazione dei beni comuni, si prodigava nell'annuncio della buona novella tanto da indurre i Giudei a catturarlo e portarlo nel Sinedrio, dove venne giudicato e condannato alla lapidazione. 

VATICANO - 2003
Santo Stefano Predica al Popolo
VATICANO - 2003
La lapidazione di Santo Stefano




Fu trascinato fuori dalla città e lapidato; durante l'esecuzione Stefano pronunciò le stesse parole di Gesù sulla croce: "Signore, non imputar loro questo peccato". Nel 415 furono ritrovate le sue reliquie per opera del prete Luciano. Il luogo esatto del ritrovamento gli venne suggerito in sogno da un vecchio con una lunga barba bianca e con in mano una bacchetta d'oro; si trattata del dotto Gamaliele. 



SMOM - 2009
San Francesco e Santo Stefano
Il corpo del Santo, ridotto in cenere con le sole ossa presenti, venne portato a Gerusalemme. La festa del primo Martire fu celebrata sempre il giorno dopo il Natale, tra i "comites Christi", che erano stati più vicini alla manifestazione di Cristo e che per primi ne resero testimonianza. 

SMOM - 2003
Castello di Santo Stefano di Monopoli
Saulo, testimone della sua lapidazione, ne raccoglierà l'eredità spirituale diventando Apostolo della gente. La devozione verso S. Stefano primo Martire è già molto viva fin dal ritrovamento delle sue reliquie e giunge molto sentita fino ai nostri giorni.

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Per approfondire:


1 commento:

  1. Nel martirio di Stefano si riproduce lo stesso confronto tra il bene e il male, tra l’odio e il perdono, tra la mitezza e la violenza, che ha avuto il suo culmine nella Croce di Cristo. La memoria del primo martire viene così, immediatamente, a dissolvere una falsa immagine del Natale: l’immagine fiabesca e sdolcinata, che nel Vangelo non esiste! La liturgia ci riporta al senso autentico dell’Incarnazione, collegando Betlemme al Calvario e ricordandoci che la salvezza divina implica la lotta al peccato, passa attraverso la porta stretta della Croce. Questa è la strada che Gesù ha indicato chiaramente ai suoi discepoli, come attesta il Vangelo di oggi: «Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato» (Mt 10,22).

    Perciò oggi preghiamo in modo particolare per i cristiani che subiscono discriminazioni a causa della testimonianza resa a Cristo e al Vangelo. Siamo vicini a questi fratelli e sorelle che, come santo Stefano, vengono accusati ingiustamente e fatti oggetto di violenze di vario tipo. Sono sicuro che, purtroppo, sono più numerosi oggi che nei primi tempi della Chiesa. Ce ne sono tanti! Questo accade specialmente là dove la libertà religiosa non è ancora garantita o non è pienamente realizzata. Accade però anche in Paesi e ambienti che sulla carta tutelano la libertà e i diritti umani, ma dove di fatto i credenti, e specialmente i cristiani, incontrano limitazioni e discriminazioni. Io vorrei chiedervi di pregare per questi fratelli e sorelle un attimo in silenzio […] E li affidiamo alla Madonna

    http://www.vatican.va/holy_father/francesco/angelus/2013/documents/papa-francesco_angelus_20131226_it.html

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