venerdì 27 dicembre 2013

Santo del giorno in filatelia


SMOM - 2005
S. Giovanni Evangelista e S. Giovanni Battista
San Giovanni Apostolo è nato a Betsaida Iulia, I secolo e morto ad Efeso, 104 ca.. L'autore del quarto Vangelo e dell'Apocalisse, figlio di Zebedeo e fratello di Giacomo maggiore, venne considerato dal Sinedrio un «incolto». In realtà i suoi scritti sono una vetta della teologia cristiana. La sua propensione più alla contemplazione che all'azione non deve farlo credere, però, una figura "eterea". Si pensi al soprannome con cui Gesù - di cui fu discepolo tra i Dodici - chiamò lui e il fratello: «figli del tuono».



VATICANO - 2001
francobollo automatico
Serie monete d'oro

Lui si definisce semplicemente «il discepolo che Gesù amava». Assistette alla Passione con Maria. E con lei, dice la tradizione, visse a Efeso. Qui morì tra fine del I e inizio del II secolo, dopo l'esilio a Patmos. Per Paolo era una «colonna» della Chiesa, con Pietro e Giacomo. (Avvenire)

Giovanni dall'ebraico
il Signore è benefico, dono del Signore

SAN MARINO - 1986
San Giovanni Evangelista

Martirologio Romano: Festa di san Giovanni, Apostolo ed Evangelista, che, figlio di Zebedeo, fu insieme al fratello Giacomo e a Pietro testimone della trasfigurazione e della passione del Signore, dal quale ricevette stando ai piedi della croce Maria come madre. Nel Vangelo e in altri scritti si dimostra teologo, che, ritenuto degno di contemplare la gloria del Verbo incarnato, annunciò ciò che vide con i propri occhi.


Clicca per Video



Per saperne di più:

SAN GIOVANNI L'EVANGELISTA (di Papa Benedetto XVI)



2 commenti:

  1. RIFERIMENTI A SAN GIOVANNI EVANGELISTA

    Riferimenti a Giovanni in Dante Alighieri
    « Questi è colui che giacque sopra 'l petto
    del nostro pellicano, e questi fue
    di su la croce al grande officio eletto. »
    (Divina Commedia - Paradiso XXV, 112-114)

    Ai tempi di Dante, correva voce che l'apostolo Giovanni fosse salito in Cielo in anima e corpo, voce che lo stesso Giovanni sfata nel canto xxv del Paradiso.
    «Qual è colui ch'adocchia e s'argomenta
    di vedere eclissar lo sole un poco,
    che, per veder, non vedente diventa;
    tal mi fec'io a quell'ultimo foco
    mentre che detto fu: "Perché t'abbagli
    per veder cosa che qui non ha loco?
    In terra è terra 'l mio corpo, e saragli
    tanto con li altri, che 'l numero nostro
    con l'eterno proposito s'agguagli.
    Con le due stole nel beato chiostro
    son le due luci sole che saliro;
    e questo apporterai nel mondo vostro.
    [...]
    ...quei che vide tutti i tempi gravi,
    pria che morisse, de la bella sposa
    che s'acquistò con la lancia e coi clavi »
    (Divina Commedia - Paradiso XXV, 118 e XXXII, 127-129)

    « Di voi pastor s'accorse il Vangelista
    quando colei che siede sopra l'acque
    puttaneggiar coi regi a lui fu vista. »
    (Divina Commedia - Inferno XIX, 106-108)

    « incominciando
    l'alto preconio, che grida l'arcano
    di qui laggiù, sovra ad ogni altro bando (Dante Alighieri - Paradiso, XXVI, 43-45) »

    Giovanni e Cristoforo Colombo
    Così riferisce l'Abate Ricciotti archeologo e storico del cristianesimo, sulla stima che l'ammiraglio genovese Cristoforo Colombo nutriva per San Giovanni:
    « Si narra che Cristoforo Colombo, allorché nelle sue navigazioni era colto da qualche tempesta, usasse collocarsi sulla prora della nave, e là ritto recitasse al cospetto del procelloso mare l'inizio del vangelo di Giovanni: "In principio erat Verbum, et Verbum erat apud Deum...omnia per ipsum facta sunt..." Sugli elementi perturbatori del creato risonava il preconio del Logos creatore: era l'esploratore del mondo che commentava a suo modo l'esploratore di Dio.. » (Vita di Gesù Cristo dell'Abate Ricciotti 1941-1962)

    Giovanni e l'oriente cristiano
    L'oriente cristiano, almeno in alcune sue parti, si è ispirato a Giovanni più dell'occidente. Nella letteratura russa, in particolare, è facile trovare dei filoni giovannei in vicende e personaggi che sembrano pensati come testimonianze delle reali prospettive sovrumane aperte dallo spirito di Giovanni. "L'idiota" di Dotojevskij, ad esempio, la figura di Aljoscia dei "Fratelli Karamazov", ma anche la vita degli staretz e di molto monachesimo asiatico.

    RispondiElimina
  2. "Per essere veri testimoni, veri discepoli di Gesù, come San Giovanni, dobbiamo entrare nel nostro inconscio, avere luce sulla nostra storia e usare le nostre energie personali, per sconfiggere tutte le negatività inconsce. Siamo chiamati a formare comunità con persone forti, libere, degne! Cominciamo dalla parola di Dio, in comunione con lo Spirito Santo, attraverso i libri di P. Angelo Benolli". (tratto dal sito di
    http://www.italiasolidale.org/modules/news/)

    RispondiElimina