domenica 15 dicembre 2013

Il Sacro fuoco di Giuni Russo

VATICANO - 1956
Giuni Russo nella notte della vita s’interroga sul Mistero. 

Sul suo cammino incontra la spiritualità di S. Ignazio di Loyola e poi quella di grandi Santi carmelitani. Sono queste le cause della sua rinascita religiosa. La lettura degli “Esercizi Spirituali” di S. Ignazio ed altri testi di ascetica e mistica illuminano la sua esistenza e così la luce di Gesù risorto splenderà nelle sue stupende interpretazioni. Giuni ha cominciato ad interessarsi di spiritualità leggendo la mistica dei grandi santi della Chiesa, un’esperienza che successivamente confluirà nelle sue canzoni.

La prima fu “Moro Perché Non Moro” e poi "Nada te turba", "O vos omnes" L'idea le venne dopo aver letto i libri di Santa Teresa d'Avila e di San Giovanni della Croce.  Molti furono i tentativi prima di trovare la strada e musicare gli scritti della grande santa. Quando il progetto sembrava oramai impossibile, dopo la preghiera del vespro, iniziò a canticchiare la melodia che poi la condusse al lavoro finale.


VATICANO - 1982
(Visione)


VATICANO - 1982
(Trasverberazione) *
VATICANO - 1982
(S. Teresa scrittrice)

(*) Santa Teresa d'Avila aveva 5 ferite dentro il cuore, 
che non poteva essersi fatta in modo diverso rispetto 
a quello che emerge dalle sue opere mistiche, 
dove racconta di una sorta di pugnale d'amore che l'aveva colpita.




Prima di conoscere la spiritualità carmelitana, Giuni Russo iniziò il suo cammino cristiano grazie a Sant'Ignazio di Loyola (fondatore dei Gesuiti).


VATICANO - 2006
Gli “Esercizi Spirituali” di S. Ignazio la colpirono molto a tal punto che volle praticarli. Annotava e sottolineava, diligentemente, il libro che leggeva e rileggeva assiduamente. Nei pressi di Sansepolcro (Arezzo), trovò una "Casa di spiritualità" e li le suore proponevano proprio gli “Esercizi spirituali di Sant'Ignazio di Loyola”. Successivamente poté seguirli a Milano presso le Suore del Cenacolo. In quella casa avvenne, poi, un altro episodio che segnò la vita di Giuni. Trovò un libro sulla vita (biografia) di Santa Teresa d’Avila, “Fuoco in Castiglia” e poi cominciò ad appassionarsi ad un'altra santa omonima e cioè Santa Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein) e Giovanni della Croce, cioè la spiritualità carmelitana. 


VATICANO - 1996
Questo tema sulla mistica cristiana è certamente un tema ostico e mai musicato prima. Giuni Russo, invece, rapita da tanta spiritualità ed ispirata dai testi letti incomincia un cammino musicale arduo e certamente non usuale e quindi non commerciale. Dopo canzonette leggere come “Un’estate al mare” seguì il suo istinto che la condusse a brani delicati come Il Carmelo di Echt” (qui ascoltiamo la versione di un suo fraterno amico - Francesco Battiato). Il brano racconta la deportazione nel campo di concentramento di Auschwitz di Edith Stein?

Grazie proprio all'intervento di Franco Battiato le case discografiche, che amano fare affari, "obtorto collo" accettarono la pubblicazione di 
brani come “Il Carmelo di Echt” di Juri Casmisasca, “La sua figura” (ispirata da San Giovanni della Croce: “Sai che la sofferenza dell’amore non si cura, se non con la presenza e la sua figura” (Dove mai ti celasti), "Cercati in me (pubblicato nel 2008) e molti altri.

La sposa” è un brano interpretato insieme alle Carmelitane Scalze del monastero di Milano, dove ora riposa Giuni. La cantante, infatti, era di casa in quel monastero a tal punto che scelse, in punto di morte, d’essere lì sepolta.

Giuni Russo fu una "Grande" interprete e l’Italia dovrebbe essere più riconoscente con lei. 


Alice, sua grande amica, nel suo ultimo album “Lungo la strada” omaggia Giuni e reinterpreta alcuni stupendi brani come “A’ cchiu’ bella” (testo di Totò) e sopratutto si sta impegnando per la costituzione di un museo ove conservare la Sua memoria.

(visita anche il sito delle Suore Carmelitane di Taranto)



3 commenti:

  1. SANTA TERESA D'AVILA - 15 OTTOBRE 2009
    «Niente ti turbi niente ti spaventi. Tutto passa Dio non cambia. La pazienza ottiene tutto. Chi ha Dio non manca di nulla. Dio solo basta» (Santa Teresa di Gesù, Poesia, 9)
    L’esperienza di Santa Teresa di Gesù è stimolante sempre perché conduce direttamente alla ricerca del Signore. Teresa invita ad entrare nel proprio intimo, non per cercarvi se stessi, ma per trovarvi il Signore. Le sue annotazioni intorno agli atteggiamenti della preghiera convergono spesso nello sguardo a questo signore benedetto. Teresa viveva di Lui. Ed era il conoscere cristo, il sapere di lui che aiutava le sue scelte, ispirava i suoi desideri, i suoi slanci, il suo fervore. Senza atteggiarsi a maestra essa ci insegna che lo stare con il signore non è un fatto separabile dalla vita; anzi è la vita: configurarsi all’umiltà di cristo, alla povertà di cristo, alla carità di cristo. Questo è il cammino dell’orazione. Camminando per questa strada si incontra lui, si diventa amici. Ed è per questo che per Teresa la vita spirituale, come vita di orazione, è essenzialmente vivere con qualcuno, con Gesù, nella coerenza quotidiana. (A. BALLESTRERO, Cercami in te. Teresa di Gesù. Itinerario di orazione con Santa Teresa, Roma 1991, pp 7-8) (tratto dal sito delle Carmelitane di Taranto: http://www.carmelitane.taranto.it/index.htm)

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  2. Che Alice si stia impegnando nella costruzione di un museo per Giuni Russo è un'invenzione solo vostra! Chi veramente sta portando avanti la memoria di Giuni non lo sapete? Di Giuni non sapete niente....
    Pietro.

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  3. Gentile Pietro intanto ti ringraziamo per averci scritto. La notizia non è nostra ma noi l'abbiamo trovata in un blog che si chiama "lettovisto" apparso due o tre anni fa sul WEB. Siccome ci sembrava una bella iniziativa nei confronti di una cantante bravissima e sensibilissima come Giuni Russo l'abbiamo pubblicata.
    Ora se tu hai altre informazioni più precise noi siamo ben lieti di pubblicarle. Faccele sapere così torniamo sull'argomento e prepariamo un post "SPECIALE" che parli non solo della "grande" Giuni Russo ma anche e sopratutto di Santa Teresa e Sant'Ignazio . . . con nuovi francobolli !!! A presto Francesco.

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